Silvio è raggiante. Bossi pure.
Entrambi senza motivo. Eppure i loro fanatici sostenitori non faranno che condividere questo falso entusiasmo senza capire che la mozione che è passata alla Camera vale quanto il due di picche. E ancor meno valgono le parole dei loro idoli (ma tanto, ne siamo certi, i loro elettori continueranno imperterriti a tributargli amore e devozione, ritenendoli due grandi statisti).
Cerchiamo di capirci.
L'Italia entra attivamente in guerra.
Bossi, dopo aver urlato parole incomprensibili, minaccia ribaltoni su ribaltoni perché contrario a questa scelta.
Ecco quindi la mozione.
"Berlusconi, ti conviene votare", gli urla la Lega.
Silvio naturalmente cerca il compromesso.
Alla Camera si vota.
Mozione passata.
Risultato? Per il Governo si tratta di una dimostrazione di quanto la maggioranza sia unita.
Per coloro dotati di un minimo di senno e privi di paraculaggine, questo evento ha solo evidenziato l'immagine sempre più ridicola e a pezzettini di questo circo che abbiamo a governare.
Cominciamo dalla mozione.
Vi invito a leggerla su Repubblica, a questo link.
Fatto?
Se ne constata quindi che questo mirabolante documento è lo stesso che già c'era ancor prima dei cambi voluti dalla Lega. Cambia poco, giusto un paio di punti:
- Ora il Governo si impegna a " fissare un termine temporale certo, da comunicare al Parlamento, entro cui concludere le azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico" (parte che già c'era) ma da ora lo farà "in accordo con le Organizzazioni Internazionali ed i Paesi alleati".
Che grande conquista. Tra l'altro proprio oggi la NATO ha annunciato che è tuttora impossibile indicare una data precisa per ritirare le truppe dalla Libia.
- Grazie alla Lega, non saranno determinati "ulteriori aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missioni". Evviva. Chissà com'era il testo originale. Eccovelo qua: non saranno determinati "aumenti della pressione tributaria finalizzati al finanziamento della missione in oggetto, operando nell'ambito degli stanziamenti ordinari per la difesa".
Mandatemi una mail se capite la differenza tra una stesura e l'altra.
La Lega è riuscita a inserire quest'ultima postilla:
- "L'esecutivo viene chiamato a dare esecuzione al piano di razionalizzazione delle missioni già in corso, da attuarsi, in accordo con le Organizzazioni Internazionali e i Paesi alleati, attraverso una graduale e concordata riduzione degli impegni del nostro Paese".
Un invito gentile e ritirarsi. Però "in accordo con le Organizzazioni Internazionali e i Paesi alleati".
Ovvero. Se l'Italia vuole andarsene dalla Libia, deve comunque chiedere prima il permesso alla NATO.
Cosa se ne ricava? Vedo questa mozione come un grosso bluff. Ci vedo della strategia. Un modo alquanto bizzarro e macchinoso per mostrare agli idioti che li votano che la maggioranza è unita. Che la Lega sa far la voce grossa, mettendo in pericolo il Governo.
Finiamo con la soddisfazione dei due protagonisti.
Poveri berluscones.
Poveri leghisti.
Così ingenui.
La Lega fa la voce grossa solo per mantenersi in Parlamento, per usufruire degli stipendi e delle pensioni elargite da Roma Ladrona.
La Lega non ha fatto nessuna voce grossa. Non farà mai cadere questo governo. Nemmeno se Silvio venisse fotografato mentre si scopa le mogli di Maroni e Bossi. Troppo importanti le poltrone per rinunciarvi.
Anche fosse successo davvero qualcosa, una maggioranza che vota una mozione dietro minaccia di ribaltone, mi sembra tutto fuorché unita.
Insomma, si contraddicono, si abbracciano, si minacciano, dichiarano cose insensate. Si sfidano davanti le telecamere e poi si stringono la mano, limonano, quando queste si spengono. E abusano continuamente dei loro elettori, inculcandogli la loro grandezza a spese di nemici invisibili che solo loro vedono e costruiscono.
Ringrazio la Lega, davvero. Senza questa mozione non sarebbe cambiato assolutamente nulla.
E li ringrazio per averci mostrato ancora che prendere soldi per non fare una beneamata minchia di niente, è semplice. Applaudito. Perfino legittimato.
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