mercoledì 30 marzo 2011

Wellcome to Lampedusa

Le promesse di oggi pomeriggio fatte da Berlusconi, che confessa di aver appena comprato casa dichiarandosi così "Lampedusano" (il Kennedy del Mediterraneo), agli abitanti dell'isola:
  • Nelle prossime 48-60 ore l'isola sarà abitata solo dai lampedusani.
  • Candidatura al Nobel per la Pace per l'isola.
  • Moratoria fiscale che farà di Lampedusa "zona franca".
  • Niente tasse per un anno.
  • Costruzione di scuole, istituti sanitari.
  • Costruzione di un campo da golf.
  • Costruzione di un casinò.
Accipicchia.
Ho appena preso un biglietto per Lampedusa.

Scherzi a parte.
A parte la questione del Nobel e la sospensione del prelievo fiscale, tutto questo non poteva essere fatto taaaaaanto tempo fa?
Tutto questo mi puzza di clamorosa propaganda.

I danni che l'isola sta subendo in seguito a questa grande ondata di sbarchi sono sotto gli occhi di tutti, sarei folle a negarlo. Misure per difenderne e riscattarne le conseguenze vanno considerate solo se importanti e ingenti.
Ma cosa c'entra fare dell'isola una zona franca? Perchè costruire campi da golf e casinò? Non si potrebbe pensare alla ridefinizione e alla riqualifica dell'ambiente? La questione del Nobel, poi, mi sembra una totale idiozia, volta solo a risquotere consensi verso l'operato davvero tardivo e inefficace del Governo. E' vero, l'isola ha reagito, per quel che ne sappiamo, in modo civile e umano, ma dopo averlo ottenuto (ipotesi per me astrusa) cosa ne seguirebbe? Diverrebbe il fiore all'occhiello del nostro Paese? I turisti farebbero a botte pur di conoscere un Lampedusano?

C'è bisogno di ben altro.

Basta con questa politica, volta solo a far leva sulle disgrazie e le emergenze nazionali per mantenere la poltrona.

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