giovedì 31 marzo 2011

Niente Reality Show

La Procura Generale ribalta la scelta di Giulia Torri. Al processo per prostituzione minorile e concussione a carico di Silvio non potranno esserci nè telecamere nè macchine fotografiche, nemmeno della Rai in quanto "servizio pubblico".
Off-limits anche i corridoi limitrofi all'aula dove si svolgeranno le udienze.

D'accordo con la decisione il Procuratore Capo Edmondo Bruti Liberati.

Le chiamano "Ragioni di Sicurezza".

Così gli italiani sapranno quello che succederà solo attraverso i giornali e registrazioni audio.
In un paese dove la televisione è il mezzo più utilizzato per informarsi, reputo questa decisione una benemerita stronzata.

Non solo siamo famosi in tutto il mondo (anche da noi, ma lo dimentichiamo ogni giorno) per avere la televisione più oscurantista tra le democrazie esistenti, per certi versi anche palesemente schierata, con telegiornali che non trasmettono notizie che possano turbare il Premier (vedi caso Mediatrade nemmeno accennato al TG1), ma gli agevoliamo anche il compito.

Pessima decisione, davvero pessima.
Questo è un processo che solo per i capi d'accusa e i chiamati in causa meriterebbe eco mondiale.
In qualsiasi caso, sia che si risolvesse con la condanna, sia che con l'assoluzione. L'unico vero reality show meritevole di diffusa e partecipata attenzione.

E poi uffa.
Non avremo modo di vedere altre gnocche sui nostri canali.

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