venerdì 1 aprile 2011

Le scuse di Ignazio (era ora)

Roma, 1 aprile 2011.
In una conferenza stampa straordinaria indetta senza alcun preavviso, il Ministro alla Difesa Ignazio La Russa abbandona i toni di questi giorni e dalla sede del PdL di Roma presenta le proprie scuse al popolo italiano, estese anche a quella parte di elettori che votano per l'opposizione.
La mossa ha stupito tutti (io ancora non ci credo, per me o l'hanno sostituito con un cyborg oppure c'è dietro una strana strategia politica), ma La Russa, forse fiutando la forte sanzione in arrivo, gioca una volta ogni tanto le carte che dovrebbe avere sempre nel mazzo, essendo soprattutto Ministro: la diplomazia e la responsabilità. I Leghisti non si sono ancora pronunciati, ma Capezzone (PdL) e Franceschini (Pd) apprezzano ed esprimono soddisfazione per questa mossa. Entusiasta Napolitano, che proprio ieri aveva chiesto lo stop al clima elettrico dell'ultima settimana.
Questi alcuni estratti, presi da Repubblica.it, IlFattoQuotidiano.it, IlGiornale.it, Libero-news.it:
  • "E' giusto che presenti le mie scuse agli italiani. Il mio comportamento di ieri è stato causato da un'escalation di tensione che è culminata con l'ostruzionismo di Fini durante la votazione di ieri. Ho smesso i panni del Ministro per mettermi quelli di Ignazio, il politico appassionato e passionale che conoscono tutti. Ho esagerato."
  • "Ho dato un pessimo esempio a chi vuole fare politica, e tra i giovani ce ne sono tanti, in Italia."
  • "E' giusto avere altre opinioni, ma è essenziale mantenere la calma e portare sempre il massimo rispetto. Il rischio è quello di passare dalla parte del torto."
  • "Ieri sera ho sentito Gianfranco (Fini). Ma quello che ci siamo detti rimane tra noi due."
  • "All'interno della Maggioranza c'è tensione, è vero. Ma rimaniamo saldi e uniti più che mai, per il bene del popolo italiano. Anche per coloro che non ci votano ma che devono capire che stiamo lavorando per tutti."
Una volta tanto qualcuno la combina giusta.
Non resta che sperare che dichiarazioni del genere perdurino e ripristino la calma necessaria. Complimenti a Ignazio (era lui davvero?) che forse sotto sedativi (o sotto tortura) ha utilizzato la via migliore per spiegarsi al popolo "sovrano". Il sogno rimane sempre quello: che si dimetta e se ne torni al sole della sua (e nostra) bella Sicilia. Ma già una conferenza stampa di questo tempo me lo ha reso meno antipatico del solito.

occhio alla data.

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