Pensare che ci avevano perfino avvertito (si sa, gli hacker in fondo in fondo sono dei buontemponi) con un bel “Welcome all people, and stay tuned!” postato il primo luglio 2011, data di creazione del loro account su Twitter con immagine del profilo un bell’omino stilizzato impiccato.Così dopo SelzSec (quelli che un mesetto fa hanno “bucato” il network Playstation di Sony e il database della CIA) ecco qua SelzStorm, gruppo di pirati informatici (o è uno solo?) che circa 18 ore fa ha violato i sistemi di difesa informatici di 18 atenei italiani, succhiando migliaia di dati sensibili (nomi, cognomi, codici fiscali, password) ai studenti e professori di Bologna, Siena, Salerno, Salento, Cagliari, Bari, Pavia, Foggia, Messina, Urbino, Torino, Modena e Reggio Emilia, La Sapienza di Roma, Pontifica Università Antonianum, Seconda Università degli Studi di Napoli, Bocconi, Bicocca e Politecnico di Milano.
E di tutto questo bel materiale, che cosa ne avranno fatto?
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