giovedì 24 marzo 2011

Usanza dei politici italiani per risolvere i loro problemi di governabilità.

In Italia funziona così. Si fa parte di un partito, magari si entra in Parlamento, aspetti di rientrare nella maggioranza e BUM, se hai carisma (?) oppure che diavolo ne so diventi Ministro.

Le dimissione del caro a nessuno Sandro Bondi lasciano vacante una bella poltrona in pelle di caimano orientale. Cosa si fa? Cerchiamo qualcuno con competenze specifiche (come in realtà dovrebbe essere sempre)? Sondaggino dentro qualche università? Magari un professore, un rettore, un nobel, un ricercatore, un archeologo, il presidente di qualche associazione culturale di livello perlomeno continentale?

No.
In Italia optiamo per il riciclaggio.

I Beni Culturali non hanno il titolare?
Facile.
Si prende un Ministro e lo si piazza lì.

Adesso a occuparsi di cultura, arte, monumenti ci sarà Giancarlo Galan, fino a una settimana fa impegnato nelle Politiche agricole, alimentari e forestali del nostro Paese.
Tanto che differenza passa tra l'import export di grano turco e caffè e la gestione degli scavi di Pompei?
In Italia funziona così. Abbiamo Ministri factotum. Dove li metti, loro stanno.

Successe già con Rosy Bindi. Prima Ministro della Sanità durante il primo Governo Prodi chiamata poi al Ministero per la Famiglia durante il Prodi II. E altri ancora (indagherò e scriverò un post dedicato).

La domanda che mi sorge è questa.
Com'è che nonostante questi cervelloni capaci di assumere qualsiasi incarico il Paese va a rotoli lo stesso (il primo che scrive "C'è crisi" si becca un sonoro vaffanculo)?

A rendere ancora più inquietante (non esagero) questo scenario è quello che è successo ieri al Quirinale.
Sì. Perchè con Galan che si va a cuccare i Beni Culturali, rimane vuota la poltrona in coccodrillo e fieno delle Politiche Agricole. E il buon Berlusconi, pur di mantenere viva una maggioranza col boccaglio, regala il posto a Saverio Romano, capogruppo dei Responsabili (ma quanti gruppi parlamentari esistono?) il cui nome rimbalza per le magistrature siciliane abbinato a corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa.
Ovvio. Nessuno è colpevole fino alla sentenza in Cassazione, ma la mossa non è sembrata comunque intelligente. Possibile non ci fosse almeno un Responsabile (a me scrivere sta cosa fa ridere, ma tant'è) non implicato in scandali?

In Italia funziona così. I Ministeri si regalano per ottenere l'appoggio e l'allargamento della maggioranza. Successe a Prodi che diede la Giustizia a quella faccia da incorruttibile di Mastella. Succede oggi (vedi Lega, vedi Romano) e succederà sempre così.

Di quello che succede a Saverio Romano me ne sbatto le palle. Tanto ormai, ne abbiamo viste di tutti i colori.
Quello che mi preoccupa è come si intende la politica oggi. Favori, doni, ammiccamenti. Gente che viene eletta con un partito e poi puff, miracolo, mette piede in parlamento e scopre altre vocazioni.
E le palle mi fumano maggiormente quando si tratta di Ministeri.
Ministero.
Cazzo.
Non capo sala. Non supervisore. Ministro. La carica maxima, subito successiva al Premier, necessaria a mandare avanti un intero settore con la lungimiranza di accordarlo con gli altri senza scordare quello che succede nel mondo. Una carica che meriterebbe essere ricoperta da gente estremamente cosciente e preparata in materia

Invece no.
La maggioranza barcolla?
Buttiamo un occhio alla Camera, magari in Senato. Qualcuno quel posto, per un voto in più, se lo prende.
Si libera un Ministero?
No problema. E' sufficiente spostare qualcuno così da accontentare il nuovo appoggio che abbiamo ottenuto.

Sto per laurearmi in sociologia.
Scommettiamo non mi assumeranno nel laboratorio di un'azienda chimica?

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