venerdì 20 gennaio 2012

Selacapo.net - Quando arriva la censura. Sharing, Streaming, Downloading. La storia infinita.


In una società utopistica (la mia), opere d’arte, canzoni, concerti, dischi, video, film, cortometraggi, libri e affini sono a libera disposizione del libero pubblico. L’arte arricchisce la società. Farla è atto nobile e da incoraggiare così come solo l’usufruirne per chi non riesce (o non può) farla. In suddetta società utopistica (se possibile, evitiamo nomi con accostamenti alla parola Libertà – in suddetta società non c’è spazio per berlusconiani e compagnia brutta) non esistono i compensi in denaro. Libero baratto in libero paese. Gli artisti godono di prestigio e fama per etici,morali e conseguenti motivi e la società non può che risultare florida e illuminata. Ah. In televisione vengono trasmessi solo programmi culturali o d’intrattenimento intelligente, tali che si invogli il popolo a non diventare rozzo, indifferente e ignorante ma interessato e interessante.
Finito il viaggio nel mio personale delirio, ci tocca tornare nell’Italia nel mondo del 2012. Un mondo in cui da qualche anno a questa parte il denaro è la vera religione globale (un piccolo gradino sopra al petrolio e al gossip di bassa Lega a volte Nord), dove a farla da padrone sono speculazioni di qualsivoglia genere, corruzione, mignotte, cocaina (questi ultimi due non sono reato ma solo vizietti e dai chiudiamo un occhio in fin dei conti siamo solo essere umani quando a farne uso sono bizzarri individui che hanno a che fare col potere), sponsor, pubblicità e diritti d’autore vari ed eventuali.
Su questi ultimi val la pena, visti gli ultimi di una lunga serie di eventi, spendere qualche parola.

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