venerdì 27 maggio 2011

Ultima Silviata. Nemmeno Sallusti lo protegge.

Qualche ora fa, lo avrete sentito più o meno tutti (mi auguro) il loro Premier ha scambiato due chiacchiere con Barack Obama, ai margini dei lavori dell'ultimo G8.

Gli avrà parlato della crisi mondiale?
Della disoccupazione giovanile?
Consigli su come gestire un paese?
Un nuovo Piano Marshall?

No.
Spazio per le due grandi e infinite ossessioni: giustizia e sinistra.
"In Italia c'è una dittatura dei giudici di sinistra".

Che sia un'enorme figura di merda lo può capire anche uno studente di terza media. A parte la battuta, non è certo bello e dignitoso per il nostro Paese avere un premier che si lamenta e piange delle proprie manie e disgrazie sulla spalla dell'uomo più potente del mondo. Orlando (Idv) ci ha subito scherzato, vedendo quest'azione come una richiesta di bombardamenti sulle procure milanesi.

Ma ciò che mi fa capire che questa Silviata è più berlusconiana del solito è l'articolo sulla questione de Il Giornale.

Nella cronaca firmata da "redazione" vi è solo, appunto, una cronaca dei fatti. Nemmeno un parere in merito. Nè uno slancio in favore di Silvio. Di commenti di alleati che possano rafforzare l'articolo, in teoria di parte, neanche l'ombra. Vi è solo spazio per le critiche, ovvie e legittime, dell'opposizione.


Una linea tanto giornalistica da risultare, per i canoni di questi ultimi cinque anni, forse più, quasi irritante.
Com'è potuto succedere?

Io lo vedo così. Questo è uno scivolone che neanche Sallusti riesce a correggere ad arte per i lettori berlusconiani. E quando mancano invenzioni per colmare vuoti d'idee, non rimane che recitare mea culpa (in questo caso "sua"), in questo caso stendendo un articolo senza verve, in cui non si può che prendere atto dell'ennesima picconata che questo premier ha dato all'immagine della nostra penisola.

Provo un'infinita tristezza per il nostro Paese.

Pensare che in questi giorni c'è stata la ricorrenza dell'omicidio di Falcone. Un uomo che dall'altra parte dell'oceano è visto come un eroe, un esempio da seguire.

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