mercoledì 25 maggio 2011

Un ultimo sforzo

Pisapia non ha più solo il dovere di vincere le amministrative di Milano.
E' condannato a farlo.

Paradossalmente, una sconfitta al ballottaggio, anche dello 0,1%, rafforzerebbe il Pdl, "capace" agli occhi dei milanesi di ribaltare il risultato della prima consultazione. La loro vittoria sarebbe dipinta con pennelli trionfali, e verrebbero esaltate le piccole crepe che riempiono il centro sinistra.

I due schieramenti stanno facendo propaganda diametralmente opposta.
Se a destra sono stati rispolverati la carrozza di fango di cui sono produttori e lo specchio per allodole delle mega promesse (vedi ecopass gratuito), a sinistra si sta in mezzo alla gente, sul territorio.
Se a destra si parla dei problemi che potrebbero arrivare, dimentichi che Milano è nelle loro mani da quasi vent'anni, a sinistra ci sono proposte, soluzioni.
A destra si aggredisce, si fa della fandonia infamante la regola primaria per vincere. Decostruire e delegittimare l'avversario. A sinistra si ascolta, si tace, si parla di ciò che interessa ai milanesi: Milano (che strano).

Nel primo round ho visto La Tizia in compagnia di anziani, vigili, giovani yuppies, architetti e ingegneri.
E dove sono finite le minoranze? Dove sono finiti gli immigrati regolari? I tossicodipendenti? Gli operai? Gli orfani? I disadattati?
Magari compariranno nel secondo round.
Niente.
Un cazzo.
A Milano le minoranze, i disagiati non ci sono. In Centrale, in Corvetto, in Stradera pullulano i benestanti eccentrici che per sfuggire alla realtà si mascherano da poveracci per qualche ora per poi tornare alle loro agiate vite.

A me questo fa rabbia. Il fatto che i berluscones stiano incappando in evidenti errori e autogol eppure siano ancora al governo. Che invece di essere stati eliminati giustamente al primo turno a Milano, possano ancora giocarsi un ballottaggio perchè quasi la metà dei milanesi ancora li preferisce, a prescindere da numeri di circo e zappate auto inflitte. Che abbiano la possibilità di vincerlo questo maledetto ballottaggio.

L'aiuto deve arrivare dagli indecisi e dagli astenuti alla prima prima tornata elettorale.

Ma anche dai Grillini. Cazzo. Che per quanto rifiutino di essere la fucina di chicchessia (legittimo) devono mettersi una mano nel cervello e capire che l'eventuale sconfitta della Moratti a Milano aprirebbe scenari impensabili fino a tre mesi fa.

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