mercoledì 6 aprile 2011

Pillole responsabili di fascismo

Come non bastasse la tentata abrogazione della norma transitoria e conclusiva della Costituzione sull'apologia di fascismo (a quanto pare ancora in discussione), i Responsabili capitanati da Scilipoti (proprio lui) ci regalano un'altra ventata direttamente dal 1925 (fonte: La Repubblica).

Nel loro pezzo di carta igienica, pardon, manifesto si trovano i seguenti passaggi:
  • Responsabilità Nazionale è il movimento recente ed antico dello spirito italiano, internamente connesso alla storia della Nazione Italiana.
  • (Responsabilità come) politica morale. Una politica che sappia coinvolgere l’individuo a un’idea in cui esso possa trovare la sua ragione di vita, la sua libertà, il suo futuro e ogni suo diritto.
  • La riconsacrazione delle tradizioni e degli istituti che sono la costanza della civiltà.
  • Responsabilità è concezione austera della vita, non incline al compromesso, ma duro sforzo per esprimere i propri convincimenti facendo sì che alle parole seguano le azioni.
E cosa scrissero all'epoca Gentili e camerati vari?
  • Il fascismo è un movimento recente ed antico dello spirito italiano, intimamente connesso alla storia della Nazione Italiana.
  • Un'idea in cui l'individuo possa trovare la sua ragione di vita, la sua libertà e ogni suo diritto.
  • Codesta patria è pure riconsacrazione delle tradizioni e degli istituti che sono la costanza della civiltà, nel flusso e nella perennità delle tradizioni.
  • E' concezione austera della vita (...) duro sforzo di idealizzare la vita ed esprimere i propri convincimenti nella stessa azione o con parole che siano esse stesse azioni. 
A parte qualche omissione e qualche correzione (diciamo "aggiornamento") è come se qualche (ir)Responsabile avesse fatto solo control c e poi control v, ovvero taglia e incolla.

Potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto. Ma ho come l'impressione che tutto questo sia stato fatto ad arte. E la cosa mi preoccupa.
Fino settimana scorsa nessuno si azzardava a parlare di fascismo. Lo si pensava e punto. Informazione distorta, forze dell'ordine addestrate a menar il manganello, attacchi continui alla magistratura, devozione di un intero partito verso un solo leader. Un bel minestrone anti democratico, ma nemmeno il più pessimista dei pessimisti avrebbe mai parlato di vero e proprio fascismo (quello delle pistole, delle leggi razziali, dell'annientamento totale degli oppositori). Semmai il fantasma di un fascismo latente, questo sì.

Ma adesso?
Il 29 marzo 2011 sei idioti propongono l'improponibile. Ora si scopre questo bel rifacimento al "Manifesto degli intellettuali fascisti".

E questa gente occupa quelle poltrone solo per colpa nostra.
Questa gente ha il coraggio di farsi chiamare onorevole, addirittura Responsabile.

Innanzitutto ci vorrebbe per tutti questi nostalgici del cazzo un bel cagotto, di quelli cattivi (e daje col fascismo).
Poi però sarebbe il caso di fare qualcosa sul serio.

A me rimane l'amaro in bocca. Di chi fidarsi? Ricordo che Scilipoti si è fatto eleggere con l'Idv, partito che fa dell'antifascismo una delle proprie colonne portanti.

Continuiamo a far finta di niente?
 

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