lunedì 18 aprile 2011

Associazionedallapartedellademocrazia?

L'Associazione dalla parte della democrazia ha fatto impazzire per un paio di settimane polizia e giornalisti di Milano. Nessuna traccia in alcun registro e nemmeno un sito intestato a tale associazione, che negli ultimi venti giorni ha inquinato il capoluogo lombardo con manifesti (ovviamente abusivi, ma chissenefotte, col milleproroghe dell'anno prossimo passa tutto) filo berlusconiani contro magistratura e giustizia italiana.

L'ultimo pastrocchio
L'ultimo della serie è quello che vedete qua sopra. Una perla. Qualcosa che solo in Italia si può vedere in giro senza che nessuno passi e lo stacchi (cosa che io e qualche amico abbiamo fatto nei limiti dell'umano).
BR in procura, questo l'allarme di questa fantomatica associazione.
Giudici come terroristi, quindi.
Un paragone rivoltante.
L'ennesimo attacco che getta benzina sul fuoco dell'eterna polemica tra magistratura e l'uomo, col suo seguito di fidati leccaculo con la poltrona in pelle umana, con l'allergia alla legge più grave al mondo, Silvio Berlusconi.

Dov'è quindi la notizia?

Finalmente esiste un responsabile.

Roberto Lassini (vedi foto di questo fenomeno), candidato nelle liste della Moratti, ha confessato al Giornale di essere il presidente onorario dell'associazione dalla parte della democrazia e reputa "paradossale che per un presunto caso di reato d'opinione come è il vilipendio, il Pdl mi possa fare una richiesta come quella della sospensione della candidatura".

A parte che il paradosso lo vede solo lui (come al solito del resto; i nostri politici riescono a sconvolgere le leggi della fisica e dell'etica con una facilità da invidia), è da notare come la Moratti abbia immediatamente condannato l'atto del Lassini chiedendone l'autosospensione della lista di cui lei è detentrice.

Gesto encomiabile.
Ma davvero credete che il solo Lassini sia il responsabile di questa buffonata? Che nessuno del Pdl e della lista Moratti ne fosse al corrente?

E anche oggi abbiamo scoperto che c'è un pirla in più in giro per il mondo.
E questo pirla in più avrà la sua bella poltrona in pelle umana nel nostro bel comune, guadagnerà il suo bel grasso stipendio e non subirà alcuna conseguenza per aver sporcato Milano con i suoi manifesti del cazzo.
Tanto a toglierli ci pensano quelli dell'ATM (costo del comune e dei cittadini milanesi) e lui è comunque riuscito a far passare il suo messaggio idiota sulle retine meneghine.

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