martedì 15 marzo 2011

Settanta allora, Ottantamila euro nel cesso.

Da oggi sulle tangenziali di Milano si potranno raggiungere i 90 km orari.
Ovvero come sempre.
Ovvero come dovrebbe essere.
La provincia ha infatti deciso di revocare il limite fissato, dal 21 febbraio di quest'anno, ai 70 km orari. Da stanotte verranno rimontati i vecchi cartelli.
Suka.

Fallisce così in appena tre settimane una delle iniziative più inutili degli ultimi 213214 anni.
Iniziativa che è costata grosso modo 80 mila euro. Iniziativa che ho prodotto "solo" 500 contravvenzioni circa (mediamente ogni giorno sulle tangenziali circolano 400 mila auto).

Qual era lo scopo dell'abbassamento del limite?
Diminuire i rischi per i guidatori milanesi?
Aumentare la sicurezza sulle tangenziali?

No.

Combattere l'inquinamento.

Non scherzo.
Io dico.
Cara giunta provinciale, o chi per essa, non vi è passato per la capa che qualsiasi possa essere il limite, in tangenziale si crea sempre quel simpatico e nevrotico problema che si chiama "maledetta coda del cazzo, muovetevi o vi ammazzo, che cazzo ci fate in giro a quest'ora, giuro vi ammazzo tutti?". Che stare in coda comporta emissioni di gas che se ne sbattono i maroni se il limite è fissato a 90 o 76 o 13362 o 1 km orario?
Una delle code. Cazzo.
Anzi, abbassare il limite vuol dire aumentare lo stress del guidatore milanese che prima e dopo 8 ore di lavoro vede la propria destinazione solo più lontana. E dell'inquinamento se ne sbatte anche lui gli zebedei. Vuole solo tornare a casa, e vaffanculo a quell'iceberg che si sta sciogliendo da qualche parte lassù vicino al polo nord.

Esperimento quindi fallito. Dall'inizio del 2011 abbiamo sorpassato il limite di Pm10 57 volte. 22 volte in più rispetto al massimo fissato dall'UE.

C'è bisogno di altro per respirare aria più buona. Magari aumentare l'efficienza dei trasporti pubblici, aumentarne le tratte e fornire il servizio a costi vantaggiosi per i pendolari. Oppure campagne di sensibilizzazione più aggressive sui rischi dell'inquinamento globale.
Certo, sono costi. Ma che magari a lungo andare possono portare benefici in salute.

Non si sconfigge l'inquinamento aumentando il rischio per gli automobilisti milanesi di incorrere in infrazioni. Mi sembra un ragionamento piuttosto subdolo.

Dimenticavo.
La prossima volta che optate per soluzioni così inutili, fatecelo sapere un po' meglio. Che in queste settimane ci fossero i settanta allora l'ho scoperto oggi.

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