martedì 8 marzo 2011

Per verniciare un campo, ci vuole un grosso pennello

Che il calcio sia diventato solo una questione di business non ve lo devo insegnare certo io.
Anche perchè ci pensano già gli addetti ai lavori a provarcelo ogni giorno.
Ma quello che è successo durante Lazio Palermo del 6 marzo 2011 ha dell'incredibile. Dopo aver segnato la doppietta vincente, Beppe Sculli è costretto a rientrare negli spogliatoi dopo l'inizio del secondo tempo a causa di una crisi allergica. Bolle sul corpo, faccia e occhi arrossati. Respiro affannato.
Cos'è successo.

L'addetto alla verniciatura
Viene così fuori che l'ultima moda in fatto di manutenzione del campo è la verniciatura del manto erboso. Forse Sculli ha subito a livello dermatologico questa "innovazione", ma non è questo il punto, o perlomeno non solo questo. Per cui, invece che affrontare le spese per il rizollamento, le squadre di calcio usano ora applicare questo nuovo composto di scuola britannica, che permette di avere fili d'erba sempre verdi come fossero appena spuntati.

Naturalmente la questione non finisce qui. Questa nuova soluzione non solo fa comodo alle casse delle società ma anche, a quanto pare, alle emittenti televisive, che si ritrovano così a trasmettere partite in HD su schermi ad alta definizione sfruttando una cromatura praticamente perfetta.

Ma finta.

Sì. Falsa. Truccata. Campi da calcio che subiscono il make up imposto da esigenze di risparmio e di ratings televisivi. Ed è sempre lì che torna tutto. I soldi.
Chissenefrega se oggi gli stadi risultano praticamente vuoti. Tanto in televisione non si nota. Una regia accurata permette di nascondere all'occhio dello spettatore la desolazione dei nostri stadi.
Questo verde è falso
Per guardare le partite serve un abbonamento. Con gli abbonamenti le emittenti pagano i diritti di trasmissione alle società, che così sopperiscono ai mancati introiti dei botteghini. Tanti abbonati vogliono dire l'arrivo di sponsor, che rimpinguano per bene le casse di Sky, Mediaset e chissà cos'altro e indirettamente quelle di Milan, Juve, Inter e via dicendo.

E così ci ritroviamo con uno sport sempre più povero di contenuti ma con le tasche piene.
Anzi vuote. Tutto quanto sotto il materasso. E poi a piangere che mancano soldi.

Però i nostri campi di calcio sono splendidi, altrochè.

Ma verniciati.

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